Serenata Rap
Stamani uscendo di casa mi è capitato un incontro ravvicinato del terzo tipo 😀
Che dite, gli proponiamo un contratto discografico?
World Records
Carrellata dei record più assurdi che il Guinness abbia mai registrato. Rubbata personalmente da me dall’ archivio di Canale 5.
Unconventional Dance
Due talentuosi ballerini si propongono di rivoluzionare l’ arte della danza e chiamano a raccolta tutti gli imbranati da discoteca. Movenze da panico, tra cui la patata bollente, l’ acchiappamosche, l’ avvitalampadine, i nuovi tormentoni “oh si! Ho dimenticato qualcosa” e “devo davvero andare in bagno”. Per un sabato sera da leoni.
La morte bianca
Simo Hayha venne soprannominato “La morte bianca” dalle truppe sovietiche. Era un cecchino finlandese, impegnato tra il 1939 e il 1940 nella Guerra d’ Inverno tra l’ Unione Sovietica e la Finlandia.
In quel periodo, a delle temperature che oscillavano tra i -20 e i -40 gradi, Simo Hayha condusse la sua personale carneficina contro i soldati dell’ Armata Rossa. Col suo fedele M28, detto anche il fucile “Pystykorva”, nascosto da una tuta mimetica bianca uccise una media di 5 persone al giorno. La cosa più impressionante è che un giorno, in Finlandia, in quel periodo ammontava a 5 ore di luce.
Un morto l’ ora. Per un totale di 505 morti ufficializzate, 542 se si contano anche quelle non ufficialmente riconosciute. 740 se si considerano anche quelle non di cecchinaggio, con la mitragliatrice KP – 31.
Vengo al punto: in guerra si uccide perchè altrimenti verremmo uccisi. Ma un cecchino no, lui non si trova in mezzo alla bolgia.
Un cecchino non è solo colui che preme un grilletto. Un cecchino è colui che osserva la sua vittima, la guarda in faccia consapevole del fatto che quelli saranno i suoi ultimi istanti di vita. Colui che si sforza di trovare una ragione per vederla morire, che si autoconvince di possedere l’ autorità per farlo.
Mi limiterò a citare un grande maestro che prima di me ha affrontato questo argomento:
[…] E mentre marciavi con l’anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore.
Sparagli Piero, sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere a terra e coprire il suo sangue.
E se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avra’ per morire
ma il tempo a me restera’ per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore.
E mentre gli usi questa premura
quello si volta, ti vede e ha paura
ed imbracciata l’artiglieria
non ti ricambia la cortesia.
[…]
Feticismo giapponese
Le Harajuku sono diventate oggi un vero e proprio marchio di fabbrica Giapponese, per non dire una specie di prodotto tipico (si, come noi abbiamo vino e spaghetti loro esportano scolarette sexy e fumetti manga). Per chi non lo sapesse si chiamano Harajuku quelle ragazze giapponesi che usano vestirsi in maniera stravagante e piuttosto appariscente, con abiti kitsch, gotici, pseudo-punk e, appunto, divise scolastiche.
L’ ultimissima tendenza che dilaga tra queste ragazze si chiama Kegadoru ed è una sorta di feticismo legata alla sensualità dell’ infortunio (sembra uno scherzo ma è la cruda verità).
Il Kegadoru è più di una semplice moda: consiste in una vera e propria corrente filosofica dell’ estetismo.
Il fascino delle bende, l’ erotismo delle ferite nascoste, la castità che esprime una fasciatura bianca sulla testa sono quanto di più intrigante e fashion ci si possa oggi permettere: cerotti e bende per occhi stanno così riempiendo i beauty-case delle teenager nipponiche.
I principali ammiratori del Kegadoru sono ovviamente i ragazzi giapponesi, ed è proprio a loro che si rivolge questa moda: pare essere un ottimo modo per cogliere la loro attenzione e poter così fare breccia nei loro cuori.
Loro, che a quanto pare sognano una casta fanciulla ferita da soccorrere.
Se sei felice e tu lo sai batti le mani #2
Battere le mani è diventato un vero e proprio sport: dopo il battito più rumoroso del mondo (quanto un elicottero) abbiamo qua il battito più veloce. Kent French (detentore del record nel Guinness) riesce ad applaudire la bellezza di 14 volte al secondo. Ecco la sua dimostrazione:
Sfida il cane a bere nella ciotola
Crucco rimbambito si crede più bravo di un cane nel bere dalla ciotola, e si propone in televisione per sfidarlo. Chi vincerà?
La piccola Kenadie
Kenadie Jourdin-Bromley nasceva il 13 febbraio 2003, pesando 1,2 chili. I dottori gridarono al miracolo, ma non avrebbero scommesso un centesimo che Kenadie fosse sopravvissuta un solo giorno.
La piccola invece continuò a prendersi gioco di ogni previsione catastrofica dei medici finchè, all’ età di 8 mesi le fu diagnosticato il nanismo primordiale. Una patologia rara al punto che oggi circa 100 persone nel mondo ne soffrono, e che impedisce loro di crescere sia in altezza che di peso. Al punto che Kenadie non supererà mai i 75 cm e i 3,5 chili.
Non solo, la patologia concede una speranza di vita media di al massimo 30 anni.
Ora, a quasi 5 anni corre, ride e comincia a parlare. E rappresenta tutto per i suoi genitori, Court (29) e Brianne (26). I quali sostengono che la bimba possegga un’ enorme empatia verso le altre persone, molte delle quali la chiamano “il piccolo angelo“.
E’ possibile effettuare una donazione alla famiglia di Kenadie, mediante questo link.
Il serpente troppo pretenzioso
Video shock in cui un enorme serpente di 6 metri si contrae fino a rigurgitare il pasto appena ingoiato. No, non è un topo, ne’ un coniglio.
E’ un intero ippopotamo.
Occhio, è *Fortemente sconsigliato a chi è suscettibile*